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Una nuova strategia per dare forma a un’Europa digitale più sicura

Occorre mettere in campo “una nuova strategia per un nuovo decennio, per dare forma a un’Europa digitale più sicura, più equa e sostenibile, soprattutto per i più vulnerabili nelle nostre società”. Lo ha detto il Garante Ue per la protezione dei dati (Edps) Wojciech Wiewi¢rowski, presentando la strategia per il quadriennio 2020-2024, che si concentrerà sul perseguire una solidarietà digitale sia all’interno dell’Ue che a livello internazionale.

(Nella foto: Wojciech Wiewi¢rowski, Garante Privacy UE)

Nei prossimi anni ci sarà una proliferazione delle nuove tecnologie e di dispositivi interconnessi. Per il garante europeo è quindi possibile un aumento di attacchi alla sicurezza informatica “supportati anche dagli Stati per ottenere accesso alle informazioni e interrompere i servizi”.

“Non stiamo mettendo in discussione alcuna tecnologia di per sé, ci opponiamo però a quelle che non sono state testate e ad applicazioni invasive” ha affermato Wiewi¢rowski. “Il mio mandato incarnerà lo spirito di collaborazione e unità.Continueremo a lavorare con autorità ed esperti in diversi settori politici per affrontare le asimmetrie digitali che sono diventate più acute durante la crisi sanitaria del Covid-19. La nuova strategia per la protezione dei dati del Gepd si baserà su tre pilastri: lungimiranza, azione e solidarietà”.

In particolare, l’Edps nei prossimi anni si concentrerà sul garantire una solidarietà digitale che promuova un trattamento dei dati responsabile e sostenibile e che rifiuti di replicare modelli di business “basati sul costante monitoraggio delle persone, che hanno danneggiato la fiducia dei cittadini nella società digitale”, ha sottolineato il Garante. “Gli individui dovrebbero avere il controllo delle loro vite digitali. La protezione dei dati è una delle ultime difese per gli individui vulnerabili, come migranti e richiedenti asilo”.

Sul lungo periodo Wiewi¢rowski ha assicurato che la sua struttura continuerà a monitorare l’applicazione delle norme sulla privacy, i progressi legislativi, sociali e tecnologici. Il Garante ha ribadito il sostegno all’idea di una moratoria sull’applicazione del riconoscimento facciale automatico negli spazi pubblici, al fine di garantire la sicurezza e una competizione leale durante le tornate elettorali.

Fonte:AnsaRiproduciPausaStopAumentaDiminuisciCarattere normale